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domenica 29 gennaio 2017

Il giro del mondo in 80 libri parte da una Barcellona medievale: La cattedrale del mare

L'inizio del nuovo anno è coinciso con l'avvio di un viaggio che, in compagnia di altri lettori, mi porterà a scoprire numerose mete: Il giro del mondo in 80 libri

Aperta la copertina del primo libro mi sono ritrovata in quella che oggi è una città moderna, colorata, ricca di vita, ma che al tempo della narrazione era una città medievale in pieno fermento, un importante porto commerciale nonché la capitale della contea: Barcellona.

La cattedrale del mare
Ildefonso Falcones
Longanesi

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Il romanzo, di carattere storico, narra la vita di Arnau Estanyol, figlio di un servo fuggito dalla campagna per raggiungere la città comitale in cerca di libertà dal padrone. Arnau è solo un bambino quando, con il compagno di giochi Joanet, ricercando quella che gli è stata indicata come sua madre, la Vergine Maria, si imbatte nelle impalcature della grande chiesa in costruzione e ne rimane affascinato. Da quel momento la vita di Arnau andrà di pari passo a quella di Santa Maria del Mar, la chiesa del popolo, che si stava realizzando in onore della Vergine nel quartiere della Ribera de Mar di Barcellona. Per la vicinanza al mare il quartiere era un tempo abitato per lo più da pescatori, scaricatori di porto e gente umile, mentre nella prima metà del 1300 iniziarono ad insediarsi anche banchieri e artigiani seguiti ben presto dai nobili.

La crisi del sistema feudale, l'insofferenza del popolo nei confronti del padrone e l'ambizione di libertà, la fame e l'epidemia di peste, le lotte e le strategie per il controllo dei commerci via mare, inclusi quelli degli schiavi, l'insofferenza dei cristiani nei confronti degli ebrei e gli orrori compiuti dall'inquisizione sono gli avvenimenti storici attorno ai quali si sviluppa il romanzo.
Un arco temporale di una sessantina d'anni, denso di avvenimenti, personaggi ed emozioni descritti con dovizia di particolari dall'autore, capace di introdurre inaspettati cambi di rotta e di tenere sempre alta la concentrazione del lettore. Fin dalle prime pagine è evidente il grande lavoro di ricerca storica compiuto da Falcones, che si preoccupa anche di giustificare, nella nota dell'autore che si trova in fondo al volume, la scelta di narrare alcuni fatti in modo diverso da come sono accaduti nella realtà.

Impossibile non rimanere affascinati dal personaggio di Arnau, ricco di valori, tra cui una straordinaria tenacia, umiltà ed umanità, che non perde nemmeno in seguito alla ricchezza che riesce ad accumulare e alla carica sociale che sarà chiamato a ricoprire. Da povero figlio di un servo, diventa un bastaix (scaricatore di porto) per dare il suo contributo alla costruzione della chiesa, portando le pietre necessarie dalla cava al cantiere, quando la sua corporatura è ancora quella di un ragazzo e sembra non poter reggere un tale peso. In seguito, grazie all'aiuto di un ebreo e alla preziosa collaborazione del suo schiavo musulmano, abbandona il lavoro di fatica per diventare un affermato e stimato banchiere.

Nel romanzo c'è spazio anche per la passione carnale e per l'amore, quello che sembra impossibile, ma anche per quello che ti accorgi di quanto era importante solo nel momento in cui l'hai perso e per i matrimoni combinati.

Dopo dieci anni dalla sua pubblicazione in Italia e dopo averne trascorsi almeno cinque nella mia libreria senza che gli abbia mai dato importanza, La cattedrale del mare ha avuto la sua occasione grazie alla prima tappa della sfida di lettura che prevedeva la scelta di un libro ambientato nella città di Barcellona. Ricordo di non averlo letto subito dopo l'acquisto per paura che somigliasse troppo a I Pilastri della terra di Ken Follet, del quale oggi però ricordo ben poco, non posso quindi fare un paragone.

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